RASSEGNA STAMPA
LUCIANO BERIO, PIANO WORKS
Che gli autori dell'avanguardia post-bellica abbiano nutrito avversione per il pianoforte, a causa della sua
ingombrante eredità storica, è uno di quei luoghi comuni di cui sarà bene fare piazza pulita. Di pezzi pianistici,
infatti, il loro catalogo non è mai privo. E tantomeno lo è il catalogo di Berio, che ai presunti dogmi di
quella stagione non ha mai obbedito. Ecco allora il giovane, bravo interprete, Andrea Bacchetti, riproporne i
cinque titoli per pianoforte solo: sono pezzi che coprono 50 anni di attività del compositore ligure (dai Quaranta
ai Novanta) dove una spicccata fantasia inventiva è sostenuta dalle rifrazioni del disegno armonico/timbrico.
Bacchetti, tra l'altro, ne ha maturato l'interpretazione lavorando a stretto contatto con il maestro. ...
Luciano Berio, la fantasia in cinque brani - Andrea Bacchetti ripropone le composizioni del pianista
Corriere della Sera, 9 giugno 2004 - E. Gir.
... questo recentissimo disco della Decca, forse tra i primi presenta un'ampia
selezione di musiche per pianoforte solo di Luciano Berio. Musica "difficile"?
Per nulla. E questa è la prima sorpresa. Le altre vengono aprendo il libretto. E non solo
per il nome dell'interprete, quell'Andrea Bacchetti che sta sempre più maturando e
diventando un punto di riferimento del pianismo italiano. Le complete e leggibilissime
note di accompagnamento sono di Carmelo Di Gennaro, musicologo di vaglia, profondo conoscitore
oltre che amico dello scomparso Berio. Altra "chicca", il marketing manager del
cd è il grande Giovanni Mazzucchelli, presidente della Società del Quartetto e della Accademia
Rossini di Busto Arsizio.
Non basta, altri nomi ben conosciuti a chi si nutre di Musica compaiono sulle pagine: quello
di Mirko Gratton, executive producer, e quello dell'ingegner Giulio Cesare Ricci che, con
l'assistenza di Paola Maria, ha messo a disposizione la raffinata arte della sua Fonè per
registrare il recital all'Accademia di Imola, per concessione del Maestro Franco Scala.
Bellissimo, davvero tutto bellissimo. Il pianoforte di Andrea Bacchetti non suona come tanti
altri davanti alle casse ma suona dentro e dietro, permettendo così alle raffinate note di
Berio una vita universale e un colore unico. Si diceva, questa musica non è per nulla pesante:
merito dell'interprete e del fatto che è stata incisa con la supervisione dell'Autore. ...
grazie a Bacchetti, si scopre il meraviglioso mondo di Luciano. Grazie, davvero grazie a tutti.
Il CD rivelazione
La Prealpina, 11 giugno 2004 - Giancarlo Angeleri
... Un disco significativo, certificato dalla stima che Berio portava per Andrea Bacchetti,
di cui aveva intuito la singolare quanto precoce intelligenza musicale, dopo averlo ascoltato
dodicenne a Salisburgo, nel 1989, quindi invitato ad affrontare le sue composizioni pianistiche.
Un viatico prestigioso quanto impegnativo ...
Il Classico in discoteca - L'estroso pianoforte di Berio
Gazzetta di Parma, 14 giugno 2004 - g.p.m.
Bacchetti era un bambino minuscolo, non arrivava coi piedi ai pedali del
pianoforte, e stupiva il pubblico suonando con tecnica salda, sicurezza cocciuta. Un
piccolo Mozart, si diceva uscendo commossi dalla Sala Verdi del Conservatorio a Milano.
Gli anni son passati. Bacchetti non si è perso, come capita a tanti bambini prodigio.
E' rimasto di tecnica agilissima, asciutta, forte di una lucida razionalità.
Con intelligenza ha orientato il suo repertorio. Eccolo in un doveroso e bellissimo
Omaggio a Berio, con le partiture disposte in ordine cronologico (
Petite Suite pour
Piano, Cinque Variazioni, Sequenza, Rounds, Six Encores pour Piano), in un cd che
conferma l'originalità fantasiosa della scrittura del Maestro e la vitalità del pianoforte,
lo strumento ancora con maggiore letteratura, ininterrotta dall'Ottocento a oggi.
Bacchetti è rigorosissimo nell'esecuzione. Ha la severità dei giovani. Cita nel libretto
le indicazioni di Berio per un'interpretazione non romantica, fredda e impassibile.
Sornione, Berio. La sua più grande interprete è stata Cathy Berberian: la ascolti, Andrea.
Dietro ogni nota ha un sorriso.
I DISCHI DEL SOLE - Luciano Berio, Musiche per pianoforte
Il Sole 24 Ore, 20 giugno 2004 - Carla Moreni
Andrea Bacchetti oggi ha 27 anni ma per i genovesi appassionati di musica
classica è difficile separarne il volto e il nome dal ricordo di quel pianista appena tredicenne
che, nel 1991, strabiliò il pubblico della Gog in un concerto mozartiano offerto dal Carlo Felice
Ensemble. Molto tempo da allora è passato, Bacchetti è cresciuto non solo in età. E' cresciuto
come interprete e oggi torna alla ribalta dando alle stampe un Cd difficile e bellissimo:
"Luciano Berio: musiche per pianoforte" edito dalla Decca. Un album prezioso, nato dalla
lunga e affettuosa frequentazione che Bacchetti ha avuto con il compositore imperiese scomparso
nel maggio dello scorso anno e costruito, nota su nota, seguendo il suo incoraggiamento e le sue
indicazioni. Un omaggio all'invenzione che parte dalla "
Petite Suite pour piano"
del 1947, prosegue con le "
Cinque variazioni" (1953), con la "
Sequenza
IV" (1965), con "
Rounds" (1967), e si conclude con "
Six Encores
pour piano", cammei d'invenzione che coprono un arco di tempo che va dal 1966 al 1990.
Bacchetti, come nasce questo disco?
«Dall'interesse per il compositore ma anche, e forse soprattutto, da una questione affettiva.
Ho conosciuto Berio nel 1989 a Salisburgo, io avevo 11 anni e lui era il compositore ospite di
quell'anno; mi ha ascoltato suonare e ha voluto conoscermi. Per me quell'incontro ha rappresentato
una svolta. Berio ha indirizzato i miei studi assumendo un ruolo fondamentale nella mia formazione
di interprete.»
In che modo?
«Spingendomi ad occuparmi di autori che in sè racchiudono quello che lui definiva "il germe
della rivoluzione musicale". Autori che Berio amava molto come Boulez, Bach, Mozart, Debussy,
Ravel, Strawinsky, Webern ...»
Omaggio a Luciano Berio
Intervista al pianista genovese in occasione dell'uscita del CD dedicato al grande maestro
Il Secolo XIX, 22 giugno 2004 - Andrea Casazza
Questo CD di musiche di Berio per pianoforte (campeggiano al centro Rounds,
le cinque Variazioni e la Sequenza IV, fra la Petite Suite e i sei Encores) può essere
un modo efficace e diretto per aprire le porte della musica contemporanea più radicale
anche al pubblico dei non adepti: intanto perché l'interprete, il giovanissimo Andrea
Bacchetti nato a Genova nel 1977, è fuori da ogni manierismo avanguardistico e, pur essendo
discepolo di Berio da quando aveva 12 anni, arriva a questa musica con una sensibilità
diversa e tutta sua, impossessandosi di uno stile e di una tecnica nuova di slancio e con
sorprendente esattezza; e poi perché la scelta (fra le cose importanti manca solo la Sonata
per pianoforte del 2001) è ordinata con gusto scaltro di progressioni e accostamenti.
Il mio consiglio è di cominciare l'ascolto dagli "Encores", piccola raccolta
di "bis", fulminei pezzi in cui i lampi e i luccichii dell'invenzione pianistica
di Berio si concentrano in pochi minuti di presa immediata per i sapienti, misuratissimi
agganci alla tradizione ... Poi conviene passare alla "Petite Suite pour piano"
di un Berio ventenne (1947) innamorato di Ravel, è chiaro, e già in possesso di
quell'artigianato sopraffino che sarà uno dei suoi terreni di cultura preferiti; così,
dopo che si è imparato a conoscerlo bene, si possono affrontare le pagine più ardue, anni
‘50 e ‘60, in particolare la Sequenza IV: subito, sembra che al più eloquente
degli strumenti, il pianoforte, sia messo il bavaglio, tanto i gruppi o grappoli di suoni
(non accordi) suonano trattenuti, impliciti ...
Per Berio un importante omaggio ad un anno dalla scomparsa, per Bacchetti una prova di
sicurissima maturità.
Note classiche - Quando Berio era innamorato di Ravel
La Stampa, 26 giugno 2004 - Giorgio Pestelli
L'Universal italiana riunì tre anni fa Luciano Berio e un solista di
talento, Andrea Bacchetti, per registrare l'opera pianistica del compositore.
La felice intuizione è divenuta la circostanza, con la morte di quest'ultimo, di una
sorta di Baedeker all'evoluzione stilistica dell'autore, dal neoclassicismo alla Nino
Rota della "Petite Suite" alla scrittura seriale delle "Cinque Variazioni",
agli ostinati virtuosismi di "Luftklavier" dei "Six Encores".
Cd classica - Il piano di Berio
L'Espresso, n.26 1 luglio 2004 - Riccardo Lenzi
... in ogni tempo, ma in particolare nella musica del Novecento e contemporanea,
il repertorio deve una quota, variabile ma non minima, all'interazione tra la creatività del
compositore e la disponibilità dell'interprete ...
Anche Luciano Berio ha coltivato a lungo questo rapporto, culminato nel ciclo delle quattordici
Sequenze: lo stimolo di un musicista esigentissimo come lui, disposto a giungere fino
ai limiti del maltrattamento verso i suoi interpreti, pur di ottenere sempre il meglio ...
Forse è meno nota, ma non per questo meno importante e persino toccante, se riferita ad un
uomo che passava per ispido e difficile, una proiezione per dir così "didattica",
un versante istruttivo condotto da par suo, di cui ha certamente beneficiato un giovane
pianista genovese, Andrea Bacchetti. Viene ora pubblicato un cd con le musiche per pianoforte
di Berio nelle esecuzioni di Bacchetti - registrazioni che, già circolate in forma semiprivata,
giungono così in un'accurata veste tecnica alla consacrazione definitiva dell'etichetta Decca
(fatto rarissimo per un artista italiano). ...
Musica scritta con il raziocinio e la lungimiranza del grande costruttore, lascia spazio a
chi la suona proiettato verso l'utopia, confermando che tutti i repertori - e questo più di
altri - hanno bisogno di interpreti prima che di esecutori. Andrea Bacchetti ci trova una sua
strada, certo diversa rispetto a quella praticata dagli alfieri tradizionali del contemporaneo,
ma sua, credibile, individuale, poetica, che piace simboleggiare nel lieve puntillismo di
Brin, il primo dei
Six Encores.
Dischi & Media - Berio and Bacchetti
In un cd le composizioni per pianoforte che il pianista studiò con il compositore
Il giornale della Musica, n.78 luglio 2004 - Giorgio Pugliaro
Dopo la commozione e i rimpianti, ecco il tempo glorioso della riflessione
artistica. L'occasione rappresentata da questo percorso pianistico, tracciato da Bacchetti
con un affetto e una perizia rara, va nella direzione giusta. C'è un repertorio di
incandescente varietà musicale - al centro del quale è facile collocare i due straordinari
lavori degli anni Sessanta,
Sequenza IV e
Rounds, resi baluginanti di colori
e impazienza espressiva dall'esecuzione - che ricompendia stagioni creativamente sfarzose,
fa capire di quanta consapevolezza fosse ricca la scrittura d'autore e quanta ricchezza
possa restituire all'ascolto un interprete profondo e appassionato (oltre che tecnicamente
agguerritissimo e facile).
Più enigmatica e sofisticata, se vogliamo, è la serie degli ultimi sei pezzi: un po' perchè
coprono annate lontane per nascita ma omogenee per sensibilità pianistica, un po' perchè il
riverbero di intelligenza, di fantasia coloristica e di ricchezza musicale del primo,
Brin che è del 1990, basterebbe da solo per collocare Berio tra i grandi compositori
del pianoforte del secolo e per assicurare all'interpretazione di Bacchetti (assecondata da
una presa di suono di particolare grana timbrico-acustica) un'attenzione speciale.
Recensioni CD - Quella Sequenza incandescente
Decca (distr. Universal) - reg. 2000-2001 - durata 44'
Suonare, luglio/agosto 2004 - Angelo Foletto
Queste registrazioni offrono esiti molto soddisfacenti, risultato anche
dell'assidua frequentazione del giovane interprete col compositore e di quel suo vaglio
critico, tutt'altro che condiscendente, come ben sa chi l'ha conosciuto. Si può cogliere
infatti tutta la giustezza della messa a fuoco della particolare visione pianistica di
Berio quale si snoda lungo un arco che, dopo la giovanile arguta "Petite Suite",
stupefatta nel suo nitore neoclassico, sembra disegnare il diagramma di un che di giocoso
e avventuroso insieme. E Bacchetti si rivela sensibilissimo nel seguire e nel tradurre in
suono queste sempre acute sperimentazioni, nelle "Cinque Variazioni", nella quarta
"Sequenza", in quell'estroso scioglilingua che è "Rounds", senza dire
dello spirito con cui realizza quei fugaci "Encores", pagine sottilmente intriganti,
nella mobilità dello spettro che esse vanno componendo e che Bacchetti definisce singolarmente
con infallibile fulmineità ...
Recensioni CD - Berio, Musiche per Pianoforte
Decca 476194 (Universal), durata 44'
Classic Voice, agosto 2004 - Gian Paolo Minardi
Andrea Bacchetti ripercorre quasi cinquant'anni di musica contemporanea
italiana, ricostruiti attraverso la straordinaria parabola creativa di Luciano Berio,
il compositore ligure scomparso nel maggio dell'anno scorso. "L'incontro con Berio
ha influenzato in maniera straordinaria la mia vita musicale" dice Bacchetti. ...
L'omaggio artistico che il giovane pianista rivolge al maestro trae vantaggio dallo
studio, approfondito e privilegiato, svolto da Bacchetti a stretto contatto con l'autore,
investigando ogni sfumatura espressiva e, soprattutto, cercando di immedesimarsi nell'impronta
innovativa che ha caratterizzato l'opera di Berio.
Ascoltare - Tributo all'innovatore: l'omaggio di un pianista al suo maestro
MF Milano Finanza - Gentleman, n. 42 agosto 2004 - Andrea Milanesi
Com'è nato il disco?
«Su suggerimento di Berio ho iniziato a studiare le sue musiche già nel 1990 ...
Ho iniziato a registre nel 1998. Berio mi disse: "Tu fallo, poi portamelo".
Preparai il master, poi mi recai a Firenze nel suo studio per farglielo ascoltare.
Mi disse che non andava bene, avevo suonato i pezzi come li sentivo io ... Allora mi spiegò
per filo e per segno come andavano suonati. Nel 2000 ho rifatto il disco, che poi la Decca
ha pubblicato.» ...
La musica contemporanea fa fatica a far sentire la propria voce. Perchè il pubblico
non la ama?
«Berio diceva che la musica contemporanea è un'arte d'élite, non è per la massa, non
è un tenore che canta romanze in uno stadio. ... Il problema è il linguaggio. Non la si
può ascoltare con i parametri della musica classica tradizionale. Conta l'effetto che dà.
E se è scritta da geni come Berio, Boulez o Sciarrino assicura grandi emozioni.»
Incontro con Andrea Bacchetti - Omaggio a Berio
Suonare News, settembre 2004 - Filippo Michelangeli
Il giovane Andrea Bacchetti ha sempre goduto della stima di Luciano Berio,
come interprete tout court prima, poi come interprete di pagine sue ... Bacchetti crede
in questa musica, ed è bene che ci creda, perchè altrimenti non potrebbe suonarla; soprattutto
non potrebbe suonarla così, con questa perfezione di lettura e questa coerenza discorsiva.
Non so se si può fare di meglio. Il disco è accompagnato da affettuose e riconoscenti note
dello stesso interprete, e da un'agiografia di Carmelo Di Gennaro ...
Le Recensioni CD
BERIO. Petite Suite, Cinque Variazioni, Sequenza IV, Rounds, Six Encores
scelta dell'Editore CD CLASSICS - Artistico: 9 Tecnico: 9
Compact Disc Classics, settembre 2004 - Riccardo Risaliti
... Andrea Bacchetti è stato molto legato a Luciano Berio, ligure come lui.
Berio, che aveva intuito l'intelligenza musicale di questo pianista giovane, minuto,
nervoso, lo aveva invitato ad affrontare le sue composizioni, a studiarle sotto la sua
guida, a impadronirsi di un repertorio con il quale ha ottenuto il premio speciale
Fondazione Gulbenkian al concorso Micheli nel 2001. ... Bacchetti offre un'interpretazione
rigorosissima (memore della raccomandazione di Berio: "Cerca sempre di suonare tutto
come è scritto, anche se i metronomi ti paiono impossibili; poi, l'importante è quello che
ne uscirà"), anti-romantica ma vivida, capace di cogliere sempre la spiccata fantasia
inventiva, le infinite rifrazioni dei disegni armonici e timbrici. Bacchetti mostra una
perfetta sintonia con il linguaggio di Berio ...
Le Recensioni di Musica
BERIO. Petite Suite, Cinque Variazioni, Sequenza IV, Rounds, Six Encores
DECCA 476194 - DDD 43:33
Musica, n. 160, ottobre 2004 - Gianluigi Mattietti
CD Decca di recentissima uscita, sancisce la storia di un amore a prima vista.
Nel 1989, a dodici anni, Andrea Bacchetti tiene un recital a Salisburgo. E' presente
Luciano Berio, che ne diviene il "maitre a penser". I brani incisi, quarant'anni
di pensiero strumentale, sono studiati sotto la guida dell'autore. Del quale sono omaggio,
testimonianza, memoria.
ELLE AGENDA MUSICA, Classica - Luciano Berio, Musiche per pianoforte, DECCA
ELLE, novembre 2004 - (E.A.)
... L'incisione testimonia la profonda intesa fra l'autore e uno dei suoi
interpreti elettivi. Lo sfarzo coloristico della
Petite Suite, l'impeto trascinante
di
Sequenza e
Rounds, il sofisticato virtuosismo dei sei pezzi finali
basterebbero per collocare Berio tra i grandi compositori per pianoforte del nostro tempo.
E per confermare che la sensibilità e la perizia di Andrea Bacchetti lo pongono in
primissimo piano fra gli esecutori di musica d'oggi.
I dischi del mese scelti da © - Bacchetti interpreta Berio
© Classica - novembre 2004 - redazione
Registrato tra l'agosto del 2000 e l'agosto del 2001 a Imola, questo CD è un
omaggio alla bravura del Maestro Luciano Berio ed è completamente edicato alle sue
composizioni per pianoforte. ... Un plauso alla straordinaria bravura di Andrea Bacchetti ...
Musica Classica - Luciano Berio MUSICHE PER PIANOFORTE
Qualità musicale 8,5/10 - Tecnica 8/10
Suono, novembre 2004 - Rocco Mancinelli
È noto il rapporto privilegiato che Andrea Bacchetti ebbe modo di intrattenere con Berio. Con questo cd
Bacchetti rende omaggio al compositore e al maestro che ebbe così tanta parte nella sua crescita proponendone
una scelta di musiche per pianoforte. ...
Nelle note di copertina Bacchetti ricorda quanto Berio gli abbia insegnato riguardo allo stile esecutivo della
cosiddetta musica contemporanea e questa incisione esprime, anche a un primo ascolto, tutta l'attenzione e la
profondità del lavoro interpretativo ... con dedizione che si direbbe totale Bacchetti mira a rispecchiare il
virtuosismo della scrittura compositiva di Berio in un limpido virtuosismo esecutivo.
Le scelte COMPACT, a cura di Massimo Rolando Zegna - BERIO. Musiche per pianoforte
Decca / 476194-4 / Distr.: Universal Music Italia / 2000, 2001 / DDD
libretto: buono / italiano - Artistico: Tecnico:
Amadeus, dicembre 2004 - c.f.
Andrea Bacchetti incontrò Luciano Berio a Salisburgo, nel 1989, ... e fu l'inizio di una frequentazione assidua
e importante; si può dire che Bacchetti "imparò" direttamente dal compositore quella musica ... che
ora affida a un bel disco Decca, omaggio a Berio due anni dopo la sua scomparsa. ... C'è tutto Berio, la sua
"golosità fonica", il convivere di tradizione e sperimentalismo ... Bacchetti tiene fede con grande
bravura ai dettami del maestro: "distacco, emozioni cercate e trovate nell'immobilità", ed anche
"un tocco ironico e aggressivo".
Lettura di riferimento
Classica - Bacchetti, il piccolo genio ripassa la lezione di Berio
Il Giornale, 27 maggio 2005 - Alberto Cantù
Ottava edizione del "Premio del Disco Amadeus", iniziativa che mira a segnalare le più interessanti
registrazioni discografiche scegliendo tra quelle censite nei dodici numeri della rivista pubblicati nell'anno
precedente. La redazione ha selezionato i cinque finalisti per ognuna delle cinque categorie: Antica, Sinfonica
e corale, Cameristica, Lirica e Contemporanea. ...
Una giuria composta da
Duilio Courir (Direttore artistico e culturale),
Gaetano Santangelo
(Direttore editoriale),
Massimo Rolando Zegna (Curatore della rubrica di recensioni discografiche) e da
tre collaboratori specializzati nel settore,
Cesare Fertonani, Nicoletta Sguben e
Rubens Tedeschi
... designerà il vincitore per ogni categoria ...
Premio del disco Amadeus 2005, I finalisti - BERIO. Musiche per pianoforte
Finalista nella sezione "Contemporanea"
Amadeus, giugno 2005 - redazione
... Il valore aggiunto della registrazione è dato dall'esecuzione del ventottenne pianista Andrea Bacchetti,
che a buon diritto può essere considerato un fedele e autorevole interprete delle pagine di Berio ... in più
occasioni il Maestro stesso ebbe a esprimere il suo compiacimento per come Andrea Bacchetti eseguiva le
sue musiche, e cioè con "uno stile - lo spiega il pianista genovese - privo di fraseggio, nessuna libertà,
immobilità, ossia freddezza e impassibilità di fronte alla linea musicale, che diventa moderna in quanto priva
di espressione". ...
Bravissimo l'interprete alla tastiera, Andrea Bacchetti che, eletto giovanissimo da Berio a proprio cantore ...
ne ha assimilato la voce, e la ripropone con grande maestria e assoluta fedeltà.
Recensione - Magia discografica per Luciano Berio
La Cronaca di Mantova, 9 settembre 2005 - Roberto Chittolina
... il CD DECCA dedicato alle
Musiche per Pianoforte di Luciano Berio nell'esecuzione del giovane, ma già
grande, pianista italiano Andrea Bacchetti ... con la morte del Maestro alcuni pezzi sono diventate classici e
Bacchetti è l'unico di una certa generazione che ha potuto incontrarLo e suonarli con Lui. ... Suona davvero come
un "vecchio", con grande misura e sicurezza, attento e riflessivo sempre ... suona magnificamente, con
bel suono e con una musicalità sempre controllata dall'intelligenza. ...
Personaggi - La musica onnivora di Luciano Berio
MUSICA E SCUOLA, Anno XIX n. 19, 15 novembre 2005 - Laura Ruzza
... Il giovane Bacchetti ha un tocco chiaro, un fraseggiare portato al ricamo, un senso della dinamica preciso:
il suo è un pianismo giocato sulla razionalità, l'indagine sulle infinite possibilità del singolo suono, ove la
sensibilità è dominata dal controllo lucidissimo del colore e della sfumatura. Bacchetti è un architetto del suono
ed il suo Berio ci sta a pennello.
Un disco da non perdere.
Musica Classica - Andrea Bacchetti "Piano Works" di Luciano Berio, Decca
Cittànuova, n. 23, 10 dicembre 2005 - Mario Dal Bello
Es por todos sabido que Luciano Berio mimaba especialmente sus obras para piano ... esta relación con el piano
llevó también a Berio a relacionarse habitualmente con pianistas - tanto jóvenes como consagrados. ... Algo así
ocurrió a menudo con Andrea Bacchetti, a quien conoció cuando éste aún tenia doce años. La musica de este disco
esta supervisada por el proprio maestro y es "el testamento humano y artístico del hombre y del músico".
... No tiene desperdicio el disco. Es un muestra controlada por Berio de lo que significaba el piano para él, y
una versión magistralmente interpretada de algunos de los fragmentos pianísticos más interesantes del siglo XX:
La relación ya antes comentada entre los protagonista del compacto, ademas, lo convierten en un modelo de
interpretación a imitar.
Novedades Discograficas - Testamento vital: Luciano Berio, Andrea Bacchetti, piano
Decca 476 194 DDD, 43'33 minutos
mundoclasico.com, texto publicado el 22.10.2007 - Roberto Díaz
ARTICOLO COMPLETO
... un disco con varia peculiaridades. La primera y más evidente es la selección, muy acertadamente presentada,
cronológicamente, ya que de esta maniera es posible la observancia del lenguaje del compositor en todas sus etapas.
... La segunda peculiaridad es la voz del intérprete, Andrea Bacchetti, quien conoció a Berio y no solamente eso,
si no que trabajó con él y tuvo el privilegio de que el mismo compositor fuera su consejero durante la grabación
del CD (2000-2001). Claro, la exclusividad parece servida. El pianista funde sus intereses interpretativos con
los del autor y obtiene un resultado que para muchos puede ser el definitivo: las versiones que el proprio Berio
hubiera querido plasmar si hubiera tenido el nivel instrumental requerido.
De esta maniera la audición parece aún más recomendable. Pero por si esto fuera poco, apuntar que Bacchetti,
sabedor en todo momento de lo que tiene entre manos, plasma con veracidad y pulcritud todos los minuciosos detalles
propuestos en la música de su compatriota. El pianista se involucra con convicción, y recrea los efectos requeridos
... Bacchetti ejecuta vorazmente y con precisión: el intérprete "vive" las inquietudes del compositor y
eso se percibe en las versiones. ...
Reseñas - Berio: Petite Suite, Cinque Variazioni, Sequenza IV, Rounds, 6 Encores
CD Compact - n. 221 Julio/Auguste 2008 - Emili Blasco
ARTICOLO COMPLETO
... un disco con varia peculiaridades. La primera y más evidente es la selección, muy acertadamente presentada,
cronológicamente, ya que de esta maniera es posible la observancia del lenguaje del compositor en todas sus etapas.
... La segunda peculiaridad es la voz del intérprete, Andrea Bacchetti, quien conoció a Berio y no solamente eso,
si no que trabajó con él y tuvo el privilegio de que el mismo compositor fuera su consejero durante la grabación
del CD (2000-2001). Claro, la exclusividad parece servida. El pianista funde sus intereses interpretativos con
los del autor y obtiene un resultado que para muchos puede ser el definitivo: las versiones que el proprio Berio
hubiera querido plasmar si hubiera tenido el nivel instrumental requerido.
De esta maniera la audición parece aún más recomendable. Pero por si esto fuera poco, apuntar que Bacchetti,
sabedor en todo momento de lo que tiene entre manos, plasma con veracidad y pulcritud todos los minuciosos detalles
propuestos en la música de su compatriota. El pianista se involucra con convicción, y recrea los efectos requeridos
... Bacchetti ejecuta vorazmente y con precisión: el intérprete "vive" las inquietudes del compositor y
eso se percibe en las versiones. ...
Discos criticas de la A a la Z - Berio pianístico: "Andrea Bacchetti y Berio; muy buena química"
Andrea Bacchetti, piano - Decca 476 194 43'33 DDD A
Ritmo - diciembre 2008 - D.C.S.
ARTICOLO COMPLETO
There is an eerie similarity between tris recording of Berio piano music by Andrea Bacchetti ant the one by Andrea Lucchesini
I reviewed here last January and have included in this year's Critics' Pick. Berio's piano legacy is in good hands. Once again,
we have a brilliant Berio protege who has a delicate touch, a keen sense of Berio's remarkable spatial effects, a generous
splash of poetry even in the most dissonant pieces, and a warm recording so illuminate all these qualities. ...
Reviews: Berio, Piano Pieces
American Record Guide - January/February 2009 - Sullivan
ARTICOLO COMPLETO
... This kind of music suits Bacchetti's lightening technique very well, and serves to introduce his reliable sense of taste
and touch in the way he portrays each musical picture with ideal weight or wit.... Andrea Bacchetti's playing is full of
sparkle and lively, poetic energy. What I like about his playing throughout this disc is the feeling of a synergy with the
music, to the extent that the musical language sounds like a familiar narrative or discourse. It's like when you hear
Shakespeare played by actors for whom the bard's verse is as natural as the flow of blood through the veins. When presented
with such symbiotic ease the difficulties of the language fall away, leaving the listener able to concentrate on and revel
in the unfolding drama. ...
Reviews: Luciano Berio
www.musicwebinternational.com - May 2009 - Dominy Clements
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There is a revealing comment in Andrea Bacchetti's memoir of Luciano Berio, included in this CD's booklet, where the
then-teenaged pianist-he met and began an informal study with the composer at the age of 12-gave a performance of the
six brief "encores" and was told by Berio that his playing was "too romantic, not aggressive enough."
This criticism gave Bacchetti a direction he followed throughout his continued preparation of these works, and which
characterizes his approach on this disc (which was recorded between 2000 and 2001) - a vigorous, nearly athletic attack
that emphasizes the music's angularity, abrupt shifts, and dramatic contrasts rather than its innate lyricism. ...
BERIO Petite Suite. 5 Variazione. Sequenza IV. Rounds. Brin. Leaf. Wasserklavier. Erdenklavier. Luftklavier. Feuerklavier
www.fanfarearchive.com - Sept/Oct 2010 - Art Lange
ARTICOLO COMPLETO
Andrea Bacchetti's written introduction spells out his close association with the composer of these pieces. There is
much to admire here, certainly, but Bacchetti does not quite come out on top of the pile. The Petite Suite was written
in 1947, when Berio was still at the Milan Conservatory. The influences here are primarily those of Ravel and Prokofiev,
as Carmelo di Gennaro so rightly points out in his booklet notes. As a sequence of miniatures (Prelude; Petite Air I;
Gavotte; Musette; Petite Air II; Gigue), they are a constant source of delight, especially in such a light-fingered
performance as Bacchetti's. The "Petite Air I" certainly breathes the rarified, fragile air of Impressionism
through and through. Bacchetti seems completely at home here. Dating from six years later, the Cinque Variazioni are
serially composed. Yet Berio's essentially lyrical nature shines through. The piece begins in a whisper yet soon moves
toward Webernian disjunctions that go hand-in-hand with a Boulezian complexity. What becomes increasingly obvious as
one listens is that Bacchetti is as equally at home in the liquid, beautiful, calmo sections as he is in the
harder-hitting, more aggressive louder passages. It is precisely this combination that makes him so amenable to Berio's
music. ...
BERIO Petite Suite. 5 Variazione. Sequenza IV. Rounds. Brin. Leaf. Wasserklavier. Erdenklavier. Luftklavier. Feuerklavier
www.fanfarearchive.com - Sept/Oct 2010 - Colin Clarke
ARTICOLO COMPLETO