Dopo il grande successo del concerto di capodanno che sabato scorso ha visto il Pentagono di
Bormio accendersi al ritmo di polke e valzer grazie alle note della Filarmonica Italiana diretta
da Giancarlo De Lorenzo e ai passi di danza del centro Arabesque, gli Amici della Musica di Sondalo
e il Circolo Musicale di Sondrio cambiano cornice e presentano un appuntamento dedicato al pianoforte
solo: lunedì 12 (ore 20.45) sul palcoscenico dell'Auditorium Torelli di Sondrio il pianista Andrea
Bacchetti accompagnerà il pubblico fra le mille possibilità timbriche, melodiche e tecniche del suo
strumento con musiche "Da Bach a Rossini".
Si comincerà con due opere di Bach: Toccata in
mi minore BWV 914 (1708 circa) e il Concerto Italiano BWV 971 (1735), brano in cui l'autore sintetizza
in modo efficace lo stile italiano. Poi sarà la volta di Mozart con la Fantasia in re minore K 397
(1782) e il Rondò in re maggiore K 485 (1786). A seguire Beethoven, con una scelta originale di
Bacchetti che decide di eseguire la Sonata n. 20 in sol maggiore, e Debussy con Les sons et les
parfums tournent dans l'air du soir (n.1, libro IV) e il famoso Prélude à l'après-midi d'un faune
che si ascolterà nella trascrizione per pianoforte di L. Kun.
Nel recital che il pianista genovese
propone non mancano Liszt con An den Sonnenschein und Rothes Röslein (Robert Schumann - S.567) e
Consolazione n. 3 in re bemolle maggiore (S.172), e altri compositori forse meno noti al grande
pubblico: Louis-Joseph Diémer (1843-1919) con il suo Notturno in re bemolle maggiore, op. 15, e
Arnold Bax (1883-1953) con Mediterranean (valzer). E per concludere l'Italia di Gian Francesco
Malipiero (1882-1973) con La Siesta, una piccola suite per pianoforte solo, e Rossini con Tarantelle
pur sang (avec traversée de la procession) ossia "Tarantella purosangue (con attraversamento
della processione)".
Un programma impegnativo e vario che sarà interpretato dal pianista
genovese Bacchetti che già ha affascinato il pubblico valtellinese in più occasioni. Oggi considerato
uno dei più interessanti pianisti della sua generazione, già da giovanissimo ha raccolto i consigli
di musicisti come Karajan, Magaloff, Berio, Horszowski. A proposito delle sue qualità musicali,
le più famose riviste internazionali hanno scritto: "Uno dei più interessanti interpreti di
Bach dei nostri tempi" (Pizzicato), "Dotato d'uno stile molto individuale e, al tempo
stesso, capace di divertire ed elevare" (BBC Music Magazine).