Il pianista Andrea Bacchetti, ospite graditissimo e ormai assiduo delle sale da concerto
del Piemonte orientale, è tornato a deliziare il suo affezionato pubblico di questa parte
d'Italia in occasione della prima serata del nuovo anno offerta ieri sera al Civico di
Vercelli dalla XV Stagione concertistica della Camerata Ducale-Viotti Festival.
Bacchetti era chiamato ad
eseguire una delle partiture più 'mozartiane' mai scritte da Beethoven, vale a dire il
Concerto per pianoforte e orchestra n.2 in Si bem. Maggiore op.19 (che peraltro, cronologicamente,
è in realtà il suo primo e che il genio di Bonn, va ricordato, considerava il meno riuscito
dei cinque da lui composti). Il problema interpretativo numero uno che si pone agli esecutori è
dunque quello di illuminare, ove possibile in una intelaiatura musicale ancora 'tradizionale',
i 'presentimenti' del futuro stile maturo di Beethoven. Ci pare che l'interpretazione di Bacchetti
e della Camerata Ducale guidata come sempre in modo impeccabile da Guido Rimonda, abbia ben assolto
il suo compito. Il tocco di Bacchetti, davvero pregevole per nitidezza e limpida esattezza del suono,
dal timbro appena velato del bellissimo Fazioli a lui affidato, ha esaltato al meglio l'essenza
'viennese' della partitura, assecondato dallo stacco dei tempi prescelto da Rimonda. Al tempo stesso,
tuttavia, l'esecuzione offerta da Bacchetti ha saputo efficacemente valorizzare, sul piano dinamico
e timbrico, quei momenti espressivi che si staccano dall'atmosfera generale della composizione, come
la lunga cadenza del primo tempo, che, composta da Beethoven nel 1809, appartiene ormai ad un nuovo
mondo musicale, o la parte finale del Largo, il momento davvero più alto dell'intera composizione,
per pathos e raffinatezza di strumentazione. Lunghi e calorosi gli applausi del folto pubblico
presente, che Bacchetti ha voluto ringraziare con ben quattro bis, fra cui ci pare particolarmente
degna di menzione la Fantasia in Re min. K 397 di Mozart, eseguita splendidamente, specie nella trepida
e sognante sezione Andante iniziale. Il concerto beethoveniano era incorniciato da due brani sinfonici:
il primo era una chicca del '700 italiano 'minore', che una intelligente consuetudine della Camerata
Ducale offre sovente al suo pubblico. Si tratta dell'Ouverture dall'opera 'Nanetta e Lubino' (1769),
composta per il King's Theatre di Londra da Gaetano Pugnani, esponente oggi sconosciuto ai più di quella
prodigiosa fioritura di violinisti/compositori piemontesi del XVIII secolo, culminata nel grande G.B.
Viotti (di cui Pugnani fu maestro). Si tratta di un brano piuttosto semplice e amabile, concepito
secondo lo schema tripartito scarlattiano tipico dell'opera italiana settecentesca, che ha il suo
momento più intenso espressivamente nella sezione centrale in tempo lento. A chiudere la serata la più
celebre delle sinfonie 'parigine' di F. J. Haydn, la Poule, n. 83, in Sol min. L'interpretazione
offertane dalla Camerata Ducale ci è in generale piaciuta molto, nella scelta dei tempi e delle
dinamiche, per quel pizzico d'ironia tipicamente haydniana che fa furbescamente capolino qua e là,
e che la bacchetta di Rimonda ha saputo rendere al meglio. Avanziamo qualche riserva sui fiati, in
particolare sugli oboi (cui la partitura affida un peso determinante nell'enunciazione del secondo
tema dell'Allegro con spirito iniziale, che dà il titolo alla sinfonia) che abbiamo faticato a sentire
dal nostro posto in platea: problema di acustica di sala? Scroscianti applausi hanno salutato alla
fine del concerto il Direttore e l'orchestra, applausi meritatissimi per una serata di ottima musica.
Un gradito ritorno quello del pianista genovese Andrea Bacchetti, che sarà al Teatro Civico di
Vercelli sabato 12 gennaio alle ore 21:00, con un programma dedicato interamente a Ludwig van
Beethoven. Affiancato dalla Camerata Ducale,
Bacchetti eseguirà il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 19, mentre
l'Orchestra proporrà l'Ouverture dall'opera Nanetta e Lubino di Gaetano Pugnani e la Sinfonia n. 83
in sol minore La Poule Hob. I: 83 di Franz Joseph Haydn. Sul podio il maestro Guido Rimonda.
Quest'anno l'artista genovese sarà impegnato in un tour internazionale che lo vedrà calcare le scene
del Belgio, con la Russian Kammerphilharmonie, oltre ai concerti in Spagna, (Auditorium National de
España), Messico, Argentina e in Brasile, ospite della gloriosa Sociedad de Cultura Artistica de São
Paulo. Il biglietto per il concerto di Andrea Bacchetti si può prenotare contattando l'Associazione
Camerata Ducale allo 011 75.57.91 o all'indirizzo e-mail biglietteria@viottifestival.it, oppure
telefonando agli uffici del Comune di Vercelli, ai seguenti numeri: 0161 59.62.77 - 0161 59.65.96.
Il ritiro avviene direttamente al box office del Teatro Civico di Vercelli, in via Monte di Pietà 15,
venerdì 11/01 dalle 17:00 alle 20:00, oppure sabato 12/01 dalle 20:00 alle 21:00. (...) Il prossimo
appuntamento del Viotti Festival è per sabato 26 gennaio con la serata conclusiva dedicata ai giovani
talenti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. L'evento ad ingresso libero, prevede la prelazione
al posto per gli abbonati al XV Viotti Festival, i quali dovranno necessariamente confermare la propria
presenza alla biglietteria del Civico, durante l'orario d'apertura per la vendita dei biglietti di
Bacchetti. Maggiori info su info@viottifestival.it.