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7 giugno 2011 - Cesare Guzzardella Andrea Bacchetti alle Serate Musicali
E' sempre alla ricerca di novità il pianista Andrea Bacchetti, noto in Italia come valente interprete
di J.S.Bach. Ieri sera per Serate Musicali ha impaginato un programma soprattutto dedicato al Settecento
italiano con Galuppi, Marcello, Paisiello, Scarlatti, inframezzati dallo spagnolo Antonio Soler, allievo di
Domenico Scarlatti ed autore di numerose Sonate in stile scarlattiano. Ma c'era anche una novità di un compositore
padovano, Guido Alberto Fano.
Vissuto tra il 1875 e il 1961, direttore di importanti Conservatori e insegnante di pianoforte al Conservatorio
Verdi di Milano, Fano fu attivo come compositore e nel concerto di ieri, alla presenza di un suo nipote che
ha introdotto il musicista, è stato eseguito in prima esecuzione milanese Rimembranze, cinque brevi e melodici
brani dal sapore debussyniano ma con una verve tipicamente italiana. Una estroversa Tarantella rossiniana
concludeva il programma ufficiale. Bacchetti ha il dono della chiarezza espositiva, scava in profondità con una
timbrica luminosa mediata da una accurata ricerca di perfezione estetica. I tempi dei vari brani eseguiti senza
soluzione di continuità, come se fossero una unica suite, dimostrano il bisogno di riflessione dell'artista e il
suo distacco emotivo dalla presenza del pubblico. Dopo una meditata ed elegante Sonata in si bemolle maggiore
di Baldassarre Galuppi, abbiamo ascoltato un interessantissimo Benedetto Marcello in prima esecuzione milanese da
una edizione critica dei manoscritti curata da Bacchetti (con Mario Marcarini). A seguire due Minuetti di
Paesiello. Le cinque Sonate di Soler che sono state scelte ricordano molto Scarlatti e la selezione di altre cinque
Sonate, questa volta del grandissimo Domenico, ci ha rivelato la tendenza stilistica di scuola napoletana e mediterranea
del Settecento legata agli strumenti a tastiera e nobilitata dalla timbrica del più moderno pianoforte. Mentre
le semplici ma melodicalmente efficaci Rimembranze di Fano hanno rappresentato un altro elemento di novità nella
scelta del programma, la nota Tarantelle Pur Sang, da Peccati di vecchiaia di Rossini, ha vivacizzato il clima
musicale. Geniale il Rossini cameristico. Due i bis offerti dal bravissimo Bacchetti con un raro Notturno di un
allievo di C. Franck e a conclusione una superiore Toccata di J.S. Bach: del tedesco Bacchetti è un grande Maestro
d'interpretazione. Grande successo. |