Si va sempre con piacere a Vercelli, ad ascoltare la Camerata Ducale (giunta quest'anno alla sua XIV stagione),
certi di godere di proposte musicali sempre intelligenti e stimolanti, spesso curiose "chicche" attinte
per lo più a quel tesoro non sempre noto al c.d. "grosso pubblico" che è il nostro '700 sinfonico e
concertistico, che la compagine guidata da G. Rimonda da tempo va esplorando e valorizzando.
Il successo e la fama crescenti della Camerata sono confermati dalla costante crescita degli abbonati, fra i quali
sottolineiamo con gioia il considerevole numero di giovani, soprattutto studenti dei Conservatori di Torino e Milano.
Il programma proposto ieri sera, domenica 22 gennaio, era ricco e ghiotto: attorno ai due clou, per pianoforte e orchestra,
vale a dire i Concerti in sol minore BWV 1058 di J. S. Bach e KV 453 in sol maggiore di Mozart, affidati alle mani
sapienti di Andrea Bacchetti, l'impaginato prevedeva due pezzi di Boccherini, la rara Sinfonia dalla Cantata La
confederazione dei Sabini con Roma G 543 e la Sinfonia in re maggiore op. 12 n.1 G 503 (1771), seguita, infine da una
composizione non della più note di F. J. Haydn, la Sinfonia n. 70 in re maggiore Hob I: 70 (1779).
Non scopriamo certo oggi le doti pianistiche di Bacchetti, di cui da anni ammiriamo la meditata eleganza delle esecuzioni,
specie in ambito bachiano-mozartiano, ma dopo l'ascolto di ieri sera dobbiamo tesserne ancora una volta l'elogio: il Bach
del giovane Maestro genovese è semplicemente perfetto, nella limpidezza sempre esatta del fraseggio, capace di restituire
con luminosa trasparenza la struttura del pensiero musicale bachiano, grazie ad una timbrica asciuttamente clavicembalistica,
ma non ignara di intense aperture liriche nel tempo lento. Eccellente anche l'interpretazione del Concerto di Mozart:
brano di non impervie difficoltà tecniche (salvo qualche passaggio nel finale), si caratterizza per un tono raccolto e
discreto, (implicito nella tonalità di sol maggiore, poco frequentata da Mozart proprio per il suo carattere
"imperturbabile") che rischierebbe di sfociare nella monotonia, se affidato a un esecutore senza personalità .
Bacchetti ha vinto da par suo la sfida, con un'interpretazione che è riuscita a far affiorare le bellezze riposte della
composizione, soprattutto la profonda tensione lirica dell'Andante centrale e la vena di comicità, lontano preludio del
Don Giovanni, del Finale. Bacchetti è stato sostenuto efficacemente da una Camerata guidata, come sempre, dalla sapiente
direzione di Rimonda: ricordiamo inoltre con particolare piacere la sinfonia haydniana, con una raffinata esecuzione delle
parti tecnicamente più interessanti per la costruzione armonica, come il canone dell'Andante e la complessa Fuga a
tre soggetti del Finale. Segnaliamo infine, tra le "scoperte" di questa serata, la Sinfonia dalla cantata
La confederazione di Boccherini, dall'intenso e già "mozartiano" Andante grazioso centrale.
Dopo i bis di Bacchetti, tra cui di rara delicatezza e grazia la Fantasia per pianoforte KV 397 in re minore di Mozart,
prolungati e scroscianti gli applausi del pubblico che ha riempito la platea del Civico.
Domenica 22 gennaio al Teatro Civico sarà il pianoforte di Andrea Bacchetti ad aprire la seconda parte della stagione
concertistica del Viotti Festival di Vercelli. Affiancato dall'Orchestra Camerata Ducale, diretta dal M° Guido Rimonda,
il virtuoso genovese proporrà di Johann Sebastian Bach il Concerto sol minore per pianoforte e orchestra,
archi e b.c. BWV 1058 e di Wolfgang Amadeus Mozart il Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra KV 453,
mentre toccherà alla Ducale l'esecuzione di due pagine sinfoniche di Luigi Boccherini - Sinfonia dalla cantata La
confederazione dei Sabini con Roma G 543 e la Sinfonia in re maggiore op. 12 n. 1 G 503 - e di Franz Joseph Haydn
la Sinfonia n. 70 in re maggiore Hob I: 70. Un concerto che merita un'attenzione particolare sia per il programma
sia per il protagonista che fin da giovanissimo ha ricevuto consensi dal mondo musicale. A soli 11 anni Bacchetti
esordisce con i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. In breve tempo diventa protagonista dei più importanti
festivals internazionali e di tournée mondiali con direttori e orchestre prestigiose. Oltre l'intensa attività concertistica,
Andrea Bacchetti vanta anche un ragguardevole numero di incisioni. Molte di queste sono state premiate dalle maggiori
riviste europee tra cui spiccano i nomi di BBC Music Magazine, Amadeus e Musica; la raccomandazione di Gramophone,
International Record Review, il premio di Classics Today France, American Record Guide, Fanfare, Japan Record Gejiutsu,
Piano News, International Piano, Piano Magazine, oltre la nomination al premio della critica italiana 2008 della rivista
Classic Voice. Nel 2011 il mensile Suonare News ha dedicato la copertina di novembre a Bacchetti con un'intervista dal
titolo evocativo "non chiamatemi enfant prodige". I biglietti per la serata del 22 gennaio si possono prenotare
telefonando al Comune di Vercelli ai numeri 0161 596369 e 0161 596277, oppure contattando direttamente l'Associazione
Camerata Ducale allo 011 755791 o inviando una mail a info@viottifestival.it.