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24 febbraio 2010 - Cesare Guzzardella Andrea Bacchetti alle Serate Musicali
Torna spesso il pianista Andrea Bacchetti ai concerti delle Serate Musicali milanesi.
Ieri in Conservatorio ha impaginato un programma particolarmente intelligente denominato
"Tre secoli di musica italiana" che vedeva autori del primo Settecento quali
Scarlatti, Marcello e Galuppi, dispiegarsi insieme ad autori a cavallo tra Sette e Ottocento
quali Cherubini e Clementi per arrivare al pieno Ottocento con Rossini e al Novecento di
Luciano Berio, musicista amatissimo da Bacchetti come dimostrato dalle ottime incisioni a
lui dedicate. Bacchetti lo conosciamo bene quale splendido interprete di J.S. Bach avendolo
ascoltato numerose volte sia in concerto che in fortunati dischi vincitori di importanti premi. |
22 aprile 2010 - Cesare Guzzardella Andrea Bacchetti per le Serate Musicali
Torna spesso a Milano Andrea Bacchetti per i concerti organizzati da Serate Musicali.
Ieri al Dal Verme ha eseguito brani di J.S.Bach, il suo compositore prediletto. La sua
già cospicua produzione discografica bachiana testimonia il suo sconfinato interesse per
l'autore. Ottima la scelta dei brani ascoltati ieri con circa un'ora di musica ininterrotta,
per volontà dell'interprete senza applausi intermedi per non interrompere il flusso costante
di grande e profonda musica. La Suite inglese n. 6, i Corali BWV 691 e 846-1,
i due splendidi Corali rivisti da Busoni "Nun kommt der Heiden Heiland" e "Ich
ruf zu dir, Herr" , la Toccata in mi min. BWV 914 e la Suite Francese n. 5
sono stati interpretati con rigore stilistico ed estetico. E' bello il suono di Bacchetti,
austero, pulito e definito da sottili contrasti dinamici. La partenza piana e forse poco
contrastata della suite cha ha introdotto il concerto non ha escluso elevate preziosità
interpretative soprattutto nei movimenti finali della stessa, nei due Corali busoniani e
nella deliziosa Suite Francese, accurata in ogni dettaglio. Un grande Bach per uno dei massimi
interpreti italiani. Tre i bis: Pulcinella di Villa Lobos, un Preludio di
Rachmaninov e il finale delle notissime Goldberg bachiane. Grande successo di pubblico. |