Variazioni Goldberg:

tecnica e poesia... geometria e fantasia...
 

 
                 
   

passione in un esercizio in cui la tecnica dà forma e libero corso alla creatività: «Le Goldberg rappresen-tano una sublime combi-nazione di tecnica e poe-sia, geometria e fantasia, bisogna solo distinguere bene i caratteri di ogni variazioni.

Ci sono quelle introspettive e poetiche, in cui può emergere la personalità dell'interprete più versato, come nel mio caso.

Così il tema, la giga della variazione VII, tutti i cano-ni, diventano indagine dell'anima romantica di Bach e, come nella sara-banda della variazione XXV, della sua arditezza cromatica straordinaria. Certamente in alcune di queste si può vedere un po' di salotto, ovvero di cortigiani tedeschi del primo Settecento senza mai dimenticare, però, gusto raffinato e linearità della musica.

Poi ci sono le variazioni brillanti, quelle più squisi-tamente strumentali, tra cui la numero VIII, scritte per alleviare le insonnie del conte, dove le difficoltà tecniche si inseguono e dove non vedo elementi salottieri.

Tutto deve quindi essere collegato da una coerenza che permette di alternare questi fattori con fantasia, costruendo le tessere di un grande mosaico»

(Andrea Bacchetti).

 

Le variazioni BWV 988, commissionate dal conte Von Keyserling, amba-sciatore di Russia alla corte di Sassonia, per lenire la propria insonnia e composte da Johan Sebastian Bach, sono un'impareggiabile mesco-lanza di musica, matema-tica e poesia, una sorta di viaggio musicale che Bacchetti intraprende con grande piacere fisico e intellettuale.

Eccellente l'esecuzione della variazione numero XII, il canone alla settima, per la quale Bach non prescri-ve né uno né due registri, avendola pensata per una sola tastiera anche se, per Bacchetti, l'ardito cromati-smo può trarre in inganno: «Armonicamente è una delle più belle perché si fonda su un arabesco alla mano destra mischiato insieme a una scala cro-matica discendente alla mano sinistra, in un clima di straordinario misticismo che fa contrasto con la precedente brillante varia-zione. È astrale e prepara alla resurrezione della XXII, un po' come il pas-saggio tra il canone della IX e la fughetta della X»

(Andrea Bacchetti).

Il momento eccezionale dell'intera esecuzione di questo virtuoso dallo stile pianistico sobrio e rigoro-so, estremamente ironico nel raccontare il suo modo di "giocare con  il piano-

 

forte", si coglie principal-mente nelle variazioni brillanti e in quelle più riflessive.

Tra le prime comprendia-mo in particolare la I e la VIII, tra le seconde più di tutte la XXV. Inoltre, si avverte forte il climax finale che parte dalla XXVI, che per Bacchetti è come l'alba, la resurrezione dopo la passione. In questa inizia una nuova vita, la materia è suggellata dallo spirito che trionfa sul male del mondo per purificarlo dopo il viaggio delle venti-cinque variazioni in cui accade tutto.

Lo sviluppo complessivo dell'incisione è ottimo e permette di godere delle variazioni più rapide presenti nell'esecuzione. Da segnalare che il cofanetto presenta in aggiunta al DVD un CD bonus con le le medesime registrazioni.

(p. s.)

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

J.S. BACH
GOLDBERG VARIATIONS BWV 988

Andrea Bacchetti, piano
DVD + CD Arthaus Musik/
Ducale 101447

 

La registrazione è stata effettuata nella villa Trissi-no Marzotto a Vicenza. La grande sala con i soffitti alti acusticamente ha forni-to al suono del pianoforte un buon equilibrio tra la ri-presa ravvicinata e quella d'ambiente. Bacchetti, co-me un fabbro che opera preso dal fascino del materiale sonoro che può manipolare, ha offerto una squisita esecuzione delle trenta Variazioni Goldberg di Bach, composta di ele-menti capaci di offrire all'udito suoni e sensazioni dense di atmosfera, produ-cendo grande fantasia immaginativa, forza digitale e polifonia. Il DVD  delle Variazioni Goldberg attraverso sonorità morbide e luminose, alterna - e a tratti intreccia - ragione e

       
         
             

ARTICOLO COMPLETO