56 Spettacoli      

IL GIORNALE DI VICENZA
Sabato 6 marzo 2010

 
     
  CONCERTO. La Società del Quartetto offre una serata di armonia e grande poesia romantica  
   
  Il tenore Marcello Nardis            Una fase del concerto con Andrea Bacchetti e Nardis al Teatro Comunale di Vicenza  
     
 

Nel ricordo dell' Amore

l'inno Heine-Schumann

In memoria dell'ex docente Vanna Velo Hüllweck un duo di eccezionale bravura: il pianista Bacchetti e il tenore Nardis

 

sincopato d'inizio che prelude alle  insonnie notturne a causa dell'amata-desiata, o nelle risolu- zioni armoniche riflessive che si fanno sognanti o ancor più com-plesse mentre cresce al pari l'impli- cazione del tormento verso la persona amata.

Una risoluzione armonica cadenzata e dolorosa, in piena mestizia, chiu- de sfumando il ciclo "Liederkreis" aperto dall' interpretazione asciutta e misurata di Andrea Bacchetti.
Con lui si accompagna la voce di Marcello Nardis, un tenore italiano dall'intelligente musicalità, capace di modulare la voce senza forzature anche nelle tessiture più spinte, di ricreare un'atmosfera di autentico idillio e di pathos, forte anche di una dizione tedesca fluente e corretta.

Intesa che si ripropone nel breve ciclo "Der arme Peter" op.53, in cui voce e piano tratteggiano ancora le pene d'amore, schermate da un velo di beffarda ironia.

Sempre puntuale il disegno pianisti- co di Bacchetti, funzionaIe e di squisito equilibrio (anche se a volte un po' troppo metronomico) che fa volare la vocalità di Nardis, in "Dichterliebe", la raccolta più compiuta e matura del duo Schumann-Heine.
Pubblico non numerosissimo ma prodigo di plausi; come bis, due lieder di Schumann e Mendelssohn.

 
 

Eva Purelli - Vicenza


 

soprattutto al nome di Heinrich Heine.
Il programma del concerto in Teatro Comunale era incentrato su due cicli in versi dello stesso Heine: Dichterliebe op.48 e Liederkreis op.24, raccolti nel Libro dei Lieder pubblicato nel 1827.

È infatti il Lied il genere più consono per rappresentare senza troppi filtri intellettualistici e di astratta specu- lazione ciò che muove da sempre i meccanismi interrelazionali del genere umano: l'amore.

Ma in Schumann la realizzazione dell'idea romantica diviene messag- gio musicale denso e nuovo, capace di giocare con equilibrio tra voce e strumento senza che l'uno prevalga sull'altro.

Avviene nel ciclo "Liederkreis", in cui la musica sa accompagnare il canto e il senso della parola senza sovrastare, anzi, servendo da comprensione: nell'andamento

   
  Una serata di armonia e di grande poesia romantica, ricordando Vanna Velo Hullweck, con un duo di ecce- zionale bravura. La Società del Quartetto per ricordare la figura della ex docente di Storia della Musica al Conservatorio di Padova, scomparsa nel 1998 a 49 anni, ha proposto un programma di forte intensità e di lievità sentimentale.
Cantare l'amore, anche quello che fu, il ricordo dell'amata, il desiderio che non si affievolisce, la beatitu-dine del sogno, le lacrime e i so-  spiri, la natura bucolica, il tormento che si stempera nell'accettazione di un destino a volte beffardo e crude-le, altre, avaro di passioni felici o prodigo di infelicità.
Nessuno meglio di Robert Schu- mann ha saputo mettere sul penta-gramma gli spunti poetici delle liriche romantiche tedesche, legate