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Il tocco raffinato di Andrea Bacchetti A Vicenza il concerto del giovane pianista genovese
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Giovedì 28 aprile al Teatro Astra di Vicenza il pianista Andrea Bacchetti sarà protagonista di un concerto organizzato dalla Società del Quartetto e Amici della Musica di Vicenza.
Interprete attento,
dotato di una raffinata sensibilità e di notevoli mezzi tecnici, il
giovane genovese è personaggio di spicco nel panorama italiano e
internazionale, una delle realtà pianistiche più interessanti dei
nostri anni. |
notato da Karajan e ammirato da Horszowski; beneficia dei consigli
di Berio, Magaloff e
Siciliani» |
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co-Orchestrali, delle principali Associazioni Concer-tistiche ed Enti Lirici. Nel 1996 gli viene assegnato all'unanimità il «Premio Venezia», concorso pianistico nazionale istituito da Barbara Valmarana, presidente degli Amici della Fenice di Venezia. Dal 1998 è ospite regolare delle Serate Musicali di Milano e suona in duo con il violoncellista Rocco Filippini. Molto nutrita anche la sua discografia, che comprende l'opera essenziale per pianoforte e orchestra di Mendelssohn con la Prague Chamber Orchestra (Amadeus), alcuni concerti di Mozart con i Festival Strings Lucerne diretti da Baumgartner (Gallo) e con i Filarmonici di Verona diretti da Borgonovo (Dynamic) e l'opera per pianoforte solo di Berio, rcostrata sotto la guida dello stesso compositore (Decca). Con il concerto in cartellone per il mese d'aprile ‑ che prevede le Suite Inglesi n. 1 in la maggiore BWV 806 e n.2 in la minore BWV 807, e le Suite Francesi n. 1 in re minore BWV 812 e n.2 in do minore BWV 813 ‑ Bacchetti conclude il progetto di esecuzione integrale delle suite di Johann Sebastian Bach, iniziato l'11 febbraio 2003.
J.S.Bach (1685‑1750)
attese alla composizione delle Suite Inglesi nella sua splendida,
operativa prima maturità, dal 1715 al 1721. Più lunghe e complesse
delle francesi, a dispetto del titolo non riflettono modi e movenze
proprie della danza inglese, né caratteri stilistici che giustifichino
l'attributo con cui sono conosciute. Si è supposto siano state
dedicate a un gentiluomo inglese o ispirate all'opera di Charles
Dieupart, un clavicembalista francese attivo a Londra. Anche
l'aggettivo «francese» delle sei suite BWV 812‑817 non è originale ma
trova giustificazione nell'inserimento, al centro della struttura
classica della suite (allemanda, corrente, sarabanda e giga),
di alcuni movimenti di danza francese molto in voga alla corte di
Versailles (minuetto, gavotta, bourrée, giga). (i. p.)
Vicenza - Teatro Astra
Integrale delle Suite Inglesi e |
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