Augsburger Allgemeine, Martedì  7 ottobre 2003

  Augsburger Allgemeine, Dienstag  7 oktober 2003


CULTURA

 

Spumeggiante concerto per  pianoforte e grandiosa sonosità orchestrale


La serata è iniziata come previsto: Andrea Bacchetti, 26 anni, ha una corporatura piuttosto esile.

La sua interpretazione del 1° concerto per pianoforte di Mendelssohn è piaciuta ed ha riportato calorosi applausi. L’opera è anche tagliata per lui: virtuoso splendore, che emerge subito dopo pochi tocchi, magistrale ed ingegnosa esecuzione, interpretata con trasparenza, ed alla fine una impressionante composta cadenza che prontamente conduce al secondo lento movimento.

A questo punto si dispiega la (buona) sensibilità tedesca: Bruckner e Mendelssohn vissero non solo nello stesso secolo 19mo, ma produssero - ciascuno a suo modo - musica romantica, che nel suo stile (tedesco) in nessun altro luogo fu così composta: un tema molto cantabile interpretato dalle viole e dai violoncelli, accompagnato dai suoni dei corni, oltre a ciò tenerissime note di pianoforte, che si adattano bene a Bacchetti - anche entrambi gli ultimi bis di Scott Joplin e di Claude Debussy lo dimostrano - a ciò si aggiunge un movimento rapido eseguito in modo tecnicamente perfetto, un’esecuzione impressionante.
...

 


KULTUR
 

Perlendes Klavierspiel und grandioser Orchesterklang



Der Abend begann wie erwartet: Andrea Bacchetti, 26 jahre alt, ist von mehr zierlicher Gestalt und besitzt bestimmt keine "Löwenpranke"; Liszt zu spielen, dürfte für ihn ein Problem sein.

Doch seine Interpretation des Mendelssohnschen 1° Klavierkonzertes gefiel und heimste reichen Beifall ein. Das Werk ist auch auf ihn zugeschnitten: Virtuose Brillanz, die sogleich nach wenigen Taktern, einsetzt, geistreiche und meisterliche Durchführung, durchsichtig herausgespielt und am Schluss eine imponierende auskomponierte Kadenz, die sogleich in den zweiten langsamen Satz überführt. Hier kommt nun das (gute) deutsche Gefühl auf: (Bruckner und Mendelssohn lebten nicht nur im gleichen 19° Jahrhundert, sondern schufen - jeder auf seine Weise - romantische Musik, die in ihrer "Deutschen" Art sonst nirgendswo so komponiert wurde): Ein sehr kantables sangbares Thema, gespielt von den Bratschen und Celli, untermalt mit (Wald)hornklängen, darüber zarteste Klavierfigurik, die Bacchetti so liegt - auch die beiden letzten Zugaben von Scott joplin und Claude Debussy zeigen dies - hinzu kommt ein technisch rasant gespielter Prestosatz, eine beeindruckende Leistung.
...