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Andrea Bacchetti si fa "Giano" a Palmanova

Il pianista reso famoso dal "Chiambretti Night" questa sera al Teatro Modena con la Dubrovnik Symphony Orchestra
di Alex Pessotto

7 dicembre 2015

PALMANOVA. La sua popolaritą č giunta con le partecipazioni al "Chiambretti Night". Teatri e sale da concerto, tuttavia, ospitavano Andrea Bacchetti gią prima di quelle comparsate in Tv; continuano a ospitarlo ora, forse ancora di pił. Il pianista genovese sarą al teatro Gustavo Modena di Palmanova domani, alle 20.45, in un concerto con la Dubrovnik Symphony Orchestra diretta da Nicola Giuliani. Di certo, lui, quell'esperienza in Tv non la dimentica.

«Č stata molto costruttiva - afferma - Piero Chiambretti mi ha sempre messo a mio agio, con grande professionalitą, nonostante qualche battuta che č "entrata" subito con grande simpatia nel contesto della trasmissione e che mi ha calato in questo nuovo ruolo per me molto bello. Mi ha consentito di andare un po' controcorrente, di portare qualche minuto di musica classica al grande pubblico in un contesto diverso».
Ma per Bacchetti č stata l'occasione, quella del "Chiambretti Night", di cimentarsi non solo con il prediletto Bach: «Ha rappresentato una bella esperienza accompagnare dal vivo la Vanoni, Venditti, Emma, dialogare con i "numeri uno" che mi hanno dimostrato sempre attenzione, simpatia, apprezzando, anche fuori della trasmissione, il mondo di Mozart, Beethoven e di altri ancora».
A Palmanova, nell'appuntamento dal titolo "Giano", ultimo della stagione dal titolo "Contrasti", non ci sarą, ad ogni modo, nč Mozart nč Beethoven: in un programma formato da Britten, Kodįly, Prokofiev troveremo il pianista impegnato nel bel "Concerto Soirée" di Nino Rota che non capita di ascoltare ogni giorno. Del resto, Bacchetti propone spesso pagine inusitate; ad esempio, il Romanticismo non č propriamente al centro dei suoi programmi. «In passato ho suonato spesso anche compositori romantici. Senza escludere Mozart, Beethoven e altri, in questi ultimi anni mi sono dedicato molto a Bach (al quale mi dedico comunque fin da bambino) e ai compositori del Settecento italiano in relazione anche ai progetti di grande interesse che abbiamo con Sony. Da un lato la "Bach Edition", dall'altro "La Tastiera Italiana"; e mi piace ricordare che il Cd "The Scarlatti Restored Manuscript" č stato premiato come miglior disco dell'anno dalla giuria dell'Icma anche con un concerto nel prestigioso Beethoven Festival a Varsavia».
Tuttavia, non a Varsavia, ma in Italia, prima di un concerto con Uto Ughi, abbiamo intercettato Bacchetti. Come si trova con il celebre violinista? Presto detto. «Benissimo - dice Bacchetti - č un grande artista, sotto ogni profilo. Ma č anche un uomo di grande cultura. Poter suonare con lui, poterlo conoscere rappresenta un'emozione di grande spessore artistico e umano».