di Rosaria Landro | 09/12/2015
Un bellissimo evento musicale grazie al Maestro Uto Ughi, egregiamente
accompagnato dal pianista Andrea Bacchetti. Teatro stracolmo, applauditissimo
successo e standing ovation.
Grande successo venerdì sera, 4 dicembre, al Palacultura
"Antonello da Messina", per un evento straordinario nell'ambito del programma unificato della Stagione
Concertistica 2015-2016 dell'Accademia Filarmonica di Messina e dell'Associazione Musicale "V. Bellini":
il concerto del grande e carismatico violinista internazionale Uto Ughi, in duo con l'eccellente pianista Andrea
Bacchetti.
La folla, all'ingresso del Palacultura, è quella delle grandi occasioni e questa sera, sicuramente, è una
di quelle che non si possono perdere e che si può definire, in ambito concertistico, "storica".
La formazione
artistica Ughi-Bacchetti è reduce dal successo avuto a L'Avana , dove il M° Ughi ha aperto la "Settimana
della Cultura italiana in Cuba".
Con l'introduzione, da perfetto cerimoniere, del presidente dell'Accademia Filarmonica, Marcello Minasi,
si dà inizio al concerto e, già dalle prime note, Uto Ughi, in vero e proprio stato di grazia, fa sognare il pubblico
eseguendo alcuni grandi classici del suo repertorio: dai delicati momenti di virtuosismo, ad altissima suggestione,
con la Sonata n.5 in Fa maggiore, op. 24 "La Primavera" di Beethoven, alla Sonata in Sol
minore "Il trillo del diavolo" di Giuseppe Tartini, appassionata e suggestiva, se si pensa
che il compositore la scrisse dopo aver sognato il diavolo che la suonava.
Oltremodo eccelsa l'interpretazione della Suite
popolare spagnola, di Manuel de Falla, e il ritmo decisamente spagnoleggiante del "Rondò capriccioso"
op. 28 dell'artista francese Camille Saint-Saëns. In tutto questo, il M° Uto Ughi, con eleganza, tra un autore e
l'altro, ci ha "guidati" all'ascolto con delle brevi introduzioni ai brani in scaletta e anche con qualche
simpatico aneddoto accennato sui grandi compositori.
Bellissima la conclusione con la spumeggiante "Carmen Fantasy", una fantasia di brani della
Carmen di Bizet trascritti, per violino, da Pablo de Sarasate, considerato, come sottolinea Uto Ughi, il
Paganini spagnolo.
Immancabile, alla fine, la richiesta del bis, fra gli scroscianti e calorosi applausi del pubblico,
tutto in piedi in una standing ovation, e Uto Ughi, con un aggraziato accenno di ironia al notorio detto «Paganini
non ripete», concede proprio un "bis di Paganini", ovvero "La Campanella",
e ancora "La Ronde des lutins" di Antonio Bazzini, scherzo fantastico per violino composto
dall'unico allievo di Paganini.
Perfetta la sinergia che si è creata sul palco tra il M° Uto Ughi e l'eclettico pianista
Andrea Bacchetti, che, da quando aveva undici anni, suona con prestigiose orchestre di tutto il mondo, passando
anche per il "Chiambretti Night", dando vita, anche in questa occasione, ad un duo che ha mostrato di
essere in completa sintonia.
Uto Ughi, ormai intramontabile leggenda del panorama musicale internazionale, ha suonato in tutto il mondo,
nei principali festival, con le più famose orchestre sinfoniche e con la direzione di grandissimi maestri.
Straordinario talento fin da piccolo, ha soltanto tre anni quando il suo primo maestro, l'amico di famiglia Ariodante
Coggi, gli mette in mano un violino. Nasce cosi uno dei più grandi talenti musicali del nostro tempo che all'età di
sette anni si esibisce, per la prima volta in pubblico, al Teatro Lirico di Milano e, a soli dodici anni, viene
considerato dalla critica un concertista artisticamente e tecnicamente maturo. Da allora, grazie alle sue prodigiose
capacità, la sua carriera non ha conosciuto soste.
Il M° Ughi porta i suoi interessi anche oltre la musica: in prima linea nella
vita sociale e culturale del Paese, rivolge il suo impegno anche alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio artistico
nazionale. Imminente, fra qualche giorno a Roma, l'ennesima iniziativa del Maestro con uno scopo benefico e
filantropico: il "Concerto della Pace a favore dell'Unicef;, all'Auditorium Conciliazione, a sostegno dei
bambini nelle aree difficili del mondo.
Nella stessa mattinata di venerdì, nell'ambito del progetto "Uto Ughi
incontra i giovani", che da anni porta avanti con l'obiettivo di divulgare e promuovere l'ascolto della musica
colta tra le nuove generazioni, Uto Ughi ha incontrato, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, per una
lezione-concerto, numerosissimi studenti delle scuole della città, accompagnato al pianoforte dal poliedrico e brillante
Andrea Bacchetti.