Andrea Bacchetti e il Quintetto d'archi dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai per Serate Musicali


È tornato in Sala Verdi, al Conservatorio milanese, il pianista ligure Andrea Bacchetti, presenza costante da molti anni per Serate Musicali. Il bel concerto di ieri sera lo vedeva sia solista che insieme al Quintetto d'archi dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in un programma interamente mozartiano con due anticipazioni solistiche quali la Fantasia in re minore K.397 e il Rondò in re maggiore K 485 che hanno preceduto due Concerti, il n.9 e il n.17 nella bellissima trascrizione cameristica per pianoforte e quintetto d'archi di Ignaz Lachner, musicista e compositore tedesco vissuto tra il 1807 e il 1895. Quest'ultimo, oltre a comporre musica da camera, è rimasto celebre per alcune trascrizioni di concerti classici quali il K 271 in mi bemolle maggiore "Jeunhomme" e il K 453 in sol maggiore del grande salisburghese. Bacchetti è noto soprattutto quale interprete di J.S.Bach e di alcuni compositori italiani del '700 (Scarlatti, Galuppi, ecc.). Anche in Mozart ha per mostrato una valida sintonia musicale e dopo le due ottime anticipazioni dei due brani introduttivi eseguiti con accurata espressività, ha trovato una dimensione d'eccellenza nei due celebri concerti, coadiuvato da una quintetto d'archi di grande rilevanza estetica. L'equilibrio cameristico dei due lavori ha evidenziato ancor più la parte del pianoforte anche se diventa spesso determinante l'appoggio del quintetto e soprattutto dell'eccellente primo violino nella persona di Roberto Ranfaldi. Ottimo l'equilibrio delle parti e grande rigore tecnico-stilistico per Bacchetti che riesce a mantenere con costanza il giusto equilibrio delle dinamiche. Fragorosi gli applausi al termine e un bellissimo bis solistico con il suo amato Bach della Suite inglese in la minore. Da ricordare.

17 novembre 2015 - Cesare Guzzardella