E' stata dedicata a Robert Schumann, del quale il prossimo anno ricorre il bicentenario dalla nascita, la prima parte dell'esibizione del clarinettista Alessandro Travaglini e del pianista Andrea Bacchetti, ospiti della "Accademia Filarmonica", nell'ambito della variegata stagione concertistica che lo "storico" sodalizio peloritano organizza insieme con l'Associazione Musicale "Vincenzo Bellini". Del grande musicista sassone sono state proposte nell'occasione alcune delle pagine più celebri e significative composte per questo duo, ovvero i Fantasiestücke op. 73, le Tre Romanze op. 94 e l'Adagio e Allegro in la bemolle maggiore op. 70. Nella seconda parte dell'applaudito concerto, invece, c'è
stato spazio per i Vier Stücke di Berg, per la Sonata per clarinetto e pianoforte in mi bemolle maggiore di Mendelssohn-
Bartholdy e per la splendida Sonata (sempre per clarinetto e pianoforte, naturalmente) che Francis Poulenc compose nel 1962 (un anno prima della morte). Senz'altro apprezzabili - per qualità tecniche individuali, per la cura del fraseggio e per l'affiatamento mostrati nell'occasione - le esecuzioni, sicure e sempre di ampio respiro, offerte da Travaglini (perfezionatosi a Lione con J. Lancelot e J. Di Donato) e da Bacchetti (che dopo avere studiato anche a Salisburgo, Londra e Parigi, si è perfezionato ad Imola con F. Scala). I due musicisti, tra l'altro, l'8 gennaio 2010 torneranno a Messina, al Teatro "Annibale M. di Francia", ospiti sempre dell'”Accademia" e della "Bellini", con la Balkan Festival Orchestra: Travaglini nelle vesti di direttore e solista, Bacchetti di solista; in programma musiche di Mozart, Mendelssohn-Bartholdy e Weber